Necrologio per Astra Zarina

Astra Zarina, Professoressa Emerita

25 Agosto, 1929 – 31 Agosto, 2008

Astra Zarina è stata architetto di fama, Professoressa Emerita all’Università di Washington nel Collegio di Architettura ed Urbanistica (CAUP), fondatrice del programma UW Italian Studies (Programma di Studi in Italia) e del Rome Center (Centro di Studi a Roma) in Italia, entrambi parte dell’Università di Washington. La Professoressa Zarina ha anche svolto la libera professione di architetto. Insieme al marito, l’architetto Anthony Costa Heywood ed altri professionisti, ha fondato l’Istituto del Nord Ovest per gli Studi di Architettura ed Urbanistica in Italia (NIAUSI), un’organizzazione privata e senza scopi di lucro con base a Seattle.

La Professoressa Zarina ha insegnato Architettura ed Urbanistica all’Università di Washington sia a Seattle sia in Italia per oltre trent’anni. Fu lei a stabilire il corso Architecture in Rome (Architettura a Roma) e il corso Italian Hilltown (Le Città Collinari del Centro Italia). Centinaia di studenti hanno studiato tali programmi, creati dalla Professoressa Zarina al fine di esporre giovani architetti e designer alla lezione di continuità e di cambiamento dell’architettura, dell’urbanistica, del design e della cultura italiana. Nel corso della sua carriera, Zarina ha influenzato migliaia di studenti ed è stata spunto di ispirazione per tanti professionisti che sono divenuti essi stessi architetti e designer di fama ed influenza internazionale.

La Professoressa Zarina nacque a Riga in Lettonia ed immigrò negli Stati Uniti con la famiglia durante la seconda guerra mondiale. Zarina si iscrisse nel 1951 all’ Università di Washington. In un periodo in cui pochissime erano le donne universitarie nel campo dell’architettura, Zarina emerse fra gli studenti del corso di architettura dell’Università di Washington per la sua abilità e il suo talento; studiò sotto la guida di professori come Lionel Pries, Wendell Lovett e in particolare Victor Steinbrueck che fu suo mentore.

Nel 1953 Astra Zarina ricevette la laurea in Architettura dall’Università di Washington. Oltre alla lingua native, il lettone, Astra Zarina imparò con dimestichezza l’inglese, l’italiano, il tedesco ed il francese. Dopo la laurea lavorò nello studio di Paul Hayden Kirk. Nel 1954 Zarina si trasferì a Boston per studiare architettura all’Istituto di Tecnologia del Massachussetts (MIT) e nel 1955 si laureò. Successivamente, a Detroit, praticò come architetto progettista nello studio di Minoru Yamasaki. Il suo contributo è evidente nel progetto The School of Arts and Crafts a Detroit (Scuola di Arte ed Artigianato) e The First Methodist Church (Prima Chiesa Metodista) a Warren, nel Michigan.

Nel 1960 la Professoressa Zarina fu premiata dall’Accademia americana a Roma con una borsa di studio in architettura – che fino ad allora in architettura non era mai stata offerta ad una donna – insieme alla borsa di studio Fulbright che le permise di studiare in Italia. Come architetto si dedicò a numerosi progetti di restauro in Italia e al progetto di un quartiere di 5.000 abitanti nel Mårkisches Viertel di Berlino.

Zarina insegnò all’Università di Washington al Dipartimento di Architettura tra il 1965 e il 1968. Con il supporto del Dipartimento, Zarina avviò il programma Architettura a Roma ospitando a casa sua un ristretto numero di studenti di Seattle. In seguito al successo del primo anno, il programma fu offerto regolarmente dal dipartimento (Roma 1). Negli anni successivi, Zarina aggiunse un secondo programma (Roma II) e nel 1976 il primo programma estivo Italian Hilltowns (Le Città Collinari del Centro Italia) basato a Civita di Bagnoregio. La Professoressa Zarina ricevette il Premio di Riconoscimento per l’Insegnamento nel 1979 dall’Università di Washington e nel 1985 ottenne la posizione di Professoressa nel dipartimento di urbanistica (pianificazione e disegno urbano).

Tra il 1983 e il 1984, con l’appoggio dell’Università di Washington e molti anni dopo la creazione del Programma di Architettura a Roma, Zarina con il Rettore George Beckmann e col collega Gordon Varey del CAUP (Collegio di Architettura e Pianificazione Urbana), entrambi dell’Università di Washington, negoziò l’affitto di alcuni piani dello storico Palazzo Pio costruito sopra le rovine del teatro di Pompeo nel centro di Roma. Questo importante edificio è ora il Rome Center dell’Università di Washington, centro di attività per studenti ed insegnanti di numerose facoltà dell’Università di Washington. Fu la Professoressa Zarina che progettò e coordinò gli spazi sia di insegnamento, sia di residenza all’interno del palazzo. Durante la fase costruttiva, Zarina supervisionò il restauro di una torre medioevale che da secoli era stata nascosta all’interno delle mura di Palazzo Pio. Dal 1984 fino al 1993 Zarina fu la Direttrice del Rome Center.

Nell’arco della sua carriera, la Professoressa Zarina fu autrice prolifica di libri ed articoli di architettura, di cultura e di design, incluso il monumentale libro pubblicato nel 1976 intitolato “I Tetti di Roma: Le terrazze, le altane, i belvedere”, (co-autore del libro fu Balthazar Korab).

Nel 1994 la Professoressa Zarina, in riconoscimento dei suoi molteplici contributi, fu eletta membro onorario dell’Istituto Americano di Architettura di Seattle.

La passione e la predilezione per l’architettura, l’urbanistica e la cultura si abbinarono all’amore per la cucina e l’arte del festeggiamento. Persone, cibo e conversazione di alta qualità erano gli ingredienti necessari per ogni sua festa.

Alla fine degli anni ’60, la Professoressa Zarina e il marito Tony Costa Heywood collaborarono al restauro di numerosi edifici nell’antica cittadina etrusca di Civita di Bagnoregio, cento chilometri a nord di Roma. Questi edifici divennero il centro per il Programma di Studi delle Citta' Collinari Etrusche della Tuscia dell’Università di Washington. L’acquisto e il restauro di tali edifici fu completato nel 2007.

Nel 2006 Zarina e Heywood collaborarono con il NIAUSI per fare includere Civita di Bagnoregio nella lista “100 Most Endangered Places” (“I Cento Luoghi più in Pericolo”) del Fondo Mondiale per i Monumenti (WMF). Nel Maggio del 2008, ospitarono, insieme al WMF e al NIAUSI, un simposio internazionale con lo scopo di affrontare i problemi di sosteniblità geologica e culturale di Civita e delle circostanti città etrusche. Recentemente hanno lavorato con il NIAUSI per creare l’Istituto Zarina-Heywood di Civita, un ente di ricerca con base a Civita di Bagnoregio in alcuni edifici restaurati, con lo scopo di continuare il lavoro di educazione inter-culturale, permettendo a professionisti nel campo dell’architettura, dell’arte e del design di partecipare a borse di studio in Italia organizzate dal NIAUSI.

Astra Zarina è sopravvissuta dal marito Tony Costa Heywood, dalla sorella Vija Rekevics, dai fratelli Uldis e Valdis Zarins, dalle nipoti Elizabette Grove e Carmen Gudz, dal nipote Karlis Rekevics e da un’eredita costituita dai suoi studenti, dal suo lavoro di architetto e di insegnante.

Per coloro che desiderassero fare un contributo in onore della Professoressa Zarina, la sua preferenza sarebbe stata verso il Fondo dell’Istituto Zarina-Heywood di Civita dell’Istituto Nord Ovest per gli Studi di Architettura e Urbanistica in Italia (NIAUSI). L’indirizzo postale è: 1326 Fifth Avenue, Suite 654, Seattle, WA 98101. Indirizzo Web: www.northwestinstitute.com.